CONFESSO.
Sono spaventato ed arrabbiato quando sento dire che i loro animali sono meglio degli uomini.
Sono spaventato perché non capisco il perché.
Sicuramente ci saranno delle ragioni.
Che gli animali non tradiscano, non lo so, e neanche che siano più sinceri. Metto in conto che le delusioni fra gli uomini, non manchino.
Cerco di capire che ognuno può essere libero di dedicarsi a chi gli aggrada e piace.
Sono arrabbiato perché temo che qualcosa non funzioni e non comprendo.
Gli uomini sono quello che sono e se tentassi di classificarli, non credo ci riuscirei. So che esiste la capacità di orientamento ma anche l’amore ed il desiderio di comunione, fra gli uomini.
Sarà così fra elefanti con elefanti, lupi con lupi, pecore con pecore e così via. Ciò non vuol dire che l’uomo non possa amare il proprio cavallo, il proprio cane.
C’è anche chi ama il proprio maiale e ci va a letto assieme.
Non ho nessuna critica da fare e poi, chi sono io, per farla?
Mi fa arrabbiare escludere gli uomini, in generale.
Siamo anche noi animali con istinti e ragione, credo.
A volte abbiamo la pretesa di vantarci di avere anche cuore, che è qualcosa che non so definire. Credo che sia un organo bestiale, ma su ciò sospendo la discussione. Mi sento impreparato.
Mi azzardo, invece a citare l’amore. Argomento complicato che negli uomini è molto invasivo. Addirittura, considerato, malattia.
Sono incazzato perché temo che la mancanza di esso ci faccia dire e fare un sacco di stronzate, senza rendercene conto.
Sono arrabbiato e spaventato perché mi sto arrotolando su un filo che mi ingabbia senza capacità di uscirne.
Smetto anche di scriverne, altrimenti temo di dare ragione a chi dice che gli animali sono meglio degli uomini.
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